Il Gruppo SEA pone grande attenzione alla corretta gestione dei rischi correlati allo svolgimento della propria attività aziendale. A tal fine si è dotata di processi e procedure volti a monitorare e mitigare i rischi potenziali, ad assicurare la safety aeroportuale e la qualità dei servizi offerti, tutelare le attività tangibili e intangibili di interesse degli stakeholder e garantire nel lungo termine la creazione di valore.

A maggior supporto e integrazione dei sistemi in essere, nel 2016 Il Gruppo SEA ha avviato un progetto di Enterprise Risk Management (ERM) finalizzato alla costruzione di un modello per l’identificazione, la classificazione, la misurazione, la valutazione omogenea e trasversale dei rischi correlati allo svolgimento dell’attività aziendale, nonché al monitoraggio continuo degli stessi, a supporto delle scelte strategiche e decisionali del management e dell’assurance per gli stakeholder di riferimento.

Il Risk Model è costituto da quattro categorie di eventi: rischi di contesto esterno, rischi operativi e di business, rischi finanziari, rischi legali e di compliance.

La successiva fase di Risk Response è finalizzata a definire la strategia di risposta ai rischi per mitigarne l’esposizione qualora considerata non in linea con la propensione al rischio aziendale.

Fattori di rischio

La governance del modello di Enterprise Risk Management del Gruppo SEA, definisce nella funzione ERM (costituita a gennaio 2018) un secondo livello di controllo in materia di risk management
con l’obiettivo sia di supportare le strutture aziendali nell’identificazione e gestione dei rischi aziendali che di garantire al contempo un reporting periodico sull’evoluzione del profilo di rischio ai vertici aziendali. Il modello si basa sul principio che la gestione dei rischi coinvolge l’organizzazione a tutti i livelli e che il management sia l’owner primario dei rischi, poiché gestisce quotidianamente rischi e opportunità in linea con la propensione aziendale ed è responsabile della definizione e attuazione dei piani di mitigazione individuati.

Il management di corporate e di linea è supportato dai Risk Specialiste dalla funzione ERM.

Il Top Management esamina periodicamente il profilo di rischio aziendale e indirizza la gestione dei principali rischi emersi, approvando nei piani di risposta proposti, in coerenza con gli obiettivi
strategici e la propensione al rischio aziendale definita dal Consiglio di Amministrazione.

Rischi di contesto esterno

Il Gruppo SEA svolge la propria attività di gestore aeroportuale in un regime regolamentato, tuttavia i risultati economico finanziari sono ampiamente influenzati dalle dinamiche socio-politiche, macroeconomiche e concorrenziali a livello mondiale.

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Evoluzione del traffico aereo

Sviluppi geopolitici possono avere impatti sul settore aereo, in particolare causare variazioni del traffi coin termini di volumi e/o tipologia di passeggeri.

Strategie delle compagnie aeree

Revisioni delle strategie da parte delle compagnie aeree, correlate anche a tematiche macro-economiche, possono comportare variazioni dei voli sugli aeroporti del Gruppo.

Il volume del traffico dei passeggeri e delle merci in transito presso gli scali di Linate e Malpensa costituisce un fattore chiave nell’andamento dei risultati economici del Gruppo. L’eventuale diminuzione o interruzione dei voli da parte di una o più compagnie aeree, operanti sugli aeroporti gestiti dal Gruppo SEA, potrebbe determinare una diminuzione del suddetto traffico, con conseguente effetto negativo sulle attività e sui risultati economici del Gruppo.

In questo contesto, la situazione di Alitalia potrebbe comportare una riduzione dei voli sugli scali gestiti da SEA.

Ciò nonostante SEA ritiene di poter far fronte al rischio della diminuzione o interruzione dei voli, anche in considerazione della redistribuzione del traffico passeggeri tra le compagnie aeree operanti sul mercato e della capacità di attrarre nuovi vettori. L’eventuale redistribuzione del traffico potrà richiedere un certo periodo di tempo, influenzando temporaneamente i risultati del Gruppo.

Evoluzione del quadro regolatorio di SEA e del settore aeroportuale

Le attività del Gruppo SEA, al pari di tutti i gestori aeroportuali italiani, sono soggette a un elevato livello di regolamentazione che incide, in particolare, sulla determinazione dei corrispettivi relativi ai servizi offerti (diritti aeroportuali, corrispettivi per i controlli di sicurezza, corrispettivi per l’utilizzo dei beni di uso comune e delle infrastrutture centralizzate destinate ai servizi di handling), sull’assegnazione degli slot, sul controllo del traffico aereo.

L’evoluzione del quadro regolatorio specifico di SEA con riferimento, ad esempio, a profilo tariffario, regime di concessione, Accordi Bilaterali tra gli Stati, potrebbe incidere sui risultati del Gruppo.

SEA monitora costantemente le attività delle Autorità in campo aeronautico nazionali ed europee e partecipa attivamente ai tavoli tecnici istituiti presso le associazioni di categoria, al fine di rimanere stabilmente al passo con eventuali modifiche legislative e regolatorie.

Competizione

Le scelte strategiche di altri operatori, che rappresentano un’alternativa al trasporto aereo, possono rappresentare una minaccia allo sviluppo domestico del traffico sugli scali milanesi.

Lo sviluppo tecnologico di mezzi di trasporto veloci e alternativi su rotaia, ha permesso di ridurre i tempi di percorrenza da Milano per Roma e Napoli e ha reso più agevole raggiungere anche mete più lontane. L’aumento della frequenza dei treni ad alta velocità lungo queste tratte potrebbe comportare una riduzione del traffico aereo dall’aeroporto di Linate.

Rischi operativi e di business

I fattori di rischio operativi sono strettamente collegati allo svolgimento dell’attività aeroportuale e possono impattare sulle performance di breve e lungo termine.

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Safety & security

La sicurezza di passeggeri e dipendenti è di primaria importanza per il Gruppo che vi dedica massima priorità e attenzione nelle attività operative e gestionali quotidiane.

  • garantire la rispondenza progettuale, realizzativa e il mantenimento delle infrastrutture di volo, degli impianti e delle attrezzature ai più alti standard di riferimento;
  • assicurare la revisione dei processi operativi per conseguire la maggiore conformità possibile ai dettami nazionali e internazionali in tema di Safety;
  • monitorare il mantenimento degli standard di Safety per tutti gli operatori, i soggetti esterni operanti a qualsiasi titolo all’interno del sedime aeroportuale;
  • garantire una ricorrente e adeguata formazione del personale, con priorità le risorse operative, ponendo particolare accento sui requisiti e sulle conseguenti azioni per un sempre migliore livello di Safety;
  • garantire l’azione di sensibilizzazione e di comunicazione affinché ogni evento che possa avere riflessi sulla Safety venga segnalato attraverso la compilazione del Ground Safety Report.

Interruzione attività/servizi

Le attività del Gruppo possono subire un’interruzione a seguito di: scioperi del proprio personale, di quello delle compagnie aeree, del personale addetto ai servizi di controllo del traffico aereo e degli operatori di servizi pubblici di emergenza; non corretta e non puntuale prestazione di servizi da parte di soggetti terzi e avverse condizioni meteorologiche (neve, nebbia, ecc.).
Eventi naturali (es. fulmini) e/o cortocircuiti per sovraccarichi, potrebbero ad esempio causare un blackout elettrico con conseguente fermo dei sistemi informativi (spegnimento dei display, ritardi partenze); violenti nubifragi potrebbero comportare l’allagamento delle piste e/o causare l’interruzione temporanea delle attività aeroportuali, con ripercussioni sulla puntualità di scalo.

I sistemi infrastrutturali degli aeroporti del Gruppo sono progettati e costantemente mantenuti al fine di ridurre al minimo i disservizi legati a tali tipi di circostanze.

Procedure aziendali apposite sono finalizzate alla gestione di tali eventi.

Affidabilità dei fornitori

Il fallimento o le difficoltà operative di fornitori unici o di difficile sostituzione, potrebbero avere impatto sul Gruppo in termini operativi ed economico-finanziari.
Per ridurre al minimo l’esposizione a questo evento di rischio, l’Azienda sta implementando uno strutturato sistema di qualifica dei fornitori e monitoraggio delle performance degli stessi, formalizzati in apposita procedura.

Risorse umane

Il raggiungimento degli obiettivi del Gruppo dipende dalle risorse interne e dalle relazioni instaurate con i propri dipendenti. Comportamenti non etici o inappropriati dei dipendenti possono avere conseguenze legali e finanziarie sulle attività aziendali. Il corpo procedurale implementato, anche in compliance con il modello 231 di cui il Gruppo si è dotato, il Codice Etico, la formazione e la sensibilizzazione interna relative a tali tematiche, unitamente ai piani di sviluppo dei talenti e alla cooperazione e dialogo continuo con le rappresentanze sindacali favoriscono un contesto aziendale che minimizza i rischi legati alla gestione delle risorse umane.

L’invecchiamento della popolazione aziendale (la cui età media attuale è di 49 anni), anche a causa dell’allungamento dell’età lavorativa introdotta dalle recenti riforme pensionistiche, potrebbe riflettersi sull’operatività (in particolare con riferimento a utilizzo delle nuove tecnologie, maggiori fenomeni di assenteismo e/o problemi di salute e sicurezza). Attraverso l’attuazione di molteplici iniziative volte, da un lato, al rinnovamento generazionale (tra cui la predisposizione di un piano di assunzioni di giovani under 35) e dall’altro allo sviluppo e mantenimento delle competenze (tra cui specifiche iniziative di talent management) e delle condizioni fisiche e psichiche del personale (ad esempio l’iniziativa “Fragibilità” a supporto dei dipendenti con genitori anziani), SEA presidia costantemente questo tema.

Information Technology

La crescente aggressività e pervasività degli attacchi cyber a livello globale e le nuove iniziative tecnologiche di Digital Transformation che coinvolgono il Gruppo SEA, possono per loro natura aumentare il rischio di vulnerabilità dei sistemi informativi e tecnologici aeroportuali.
SEA pone grande attenzione alla protezione dei propri sistemi IT e di infrastruttura telecomunicativa da accessi non autorizzati e da attacchi cyber che potrebbero anche causare la sospensione temporanea di servizi operativi o il degrado delle funzionalità stesse. A tal proposito si segnalano, in particolare, cicliche attività di vulnerability assessment e penetration test dei sistemi secondo le più moderne tecnologie e metodologie, l’istituzione di una funzione dedicata alla sicurezza informatica all’interno della Direzione ICT, le attività in corso per l’ottenimento della certificazione ISO 27001 e la definizione di un framework di riferimento del Cyber Risk che presiede a tutte le istanze tecniche e comportamentali in azienda.

Rischi finanziari

La gestione dei rischi finanziari è svolta dalla Capogruppo che identifica, valuta ed effettua le azioni idonee a prevenire e limitare le conseguenze connesse al verificarsi dei suddetti fattori di rischio.

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Rischio credito

Il rischio credito rappresenta l’esposizione del Gruppo SEA a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti sia commerciali sia finanziarie.
Tale rischio discende in primis da fattori di natura tipicamente economico-finanziaria, ovvero dalla possibilità che si verifichi una situazione di default di una controparte, come da fattori di natura più strettamente tecnico-commerciale o amministrativo-legale.
Per il Gruppo SEA l’esposizione al rischio di credito è connessa in modo preponderante al deterioramento della dinamica finanziaria delle principali compagnie aeree che subiscono da un lato gli effetti della stagionalità legata all’operatività aeroportuale, dall’altro le conseguenze degli eventi geopolitici che hanno una ricaduta sul settore del trasporto aereo (guerre, epidemie, eventi atmosferici, rialzo del prezzo del petrolio e crisi economico-finanziarie).
Al fine di controllare tale rischio, il Gruppo SEA ha implementato procedure e azioni per il monitoraggio dei flussi di incassi attesi e le eventuali azioni di recupero.
In applicazione delle policy interne sul credito è richiesto alla clientela di procurare il rilascio di garanzie: si tratta tipicamente di garanzie bancarie a prima richiesta emesse da soggetti di primario standing creditizio o da depositi cauzionali.
Per quanto riguarda i tempi dipagamento applicati alla parte preponderante della clientela, le scadenze sono maggiormente concentrate entro i trenta giorni dalla relativa fatturazione.

I crediti commerciali sono esposti in bilancio al netto di eventuali svalutazioni che vengono prudentemente effettuate con aliquote differenziate in funzione del risk ratio assegnato a ciascun cliente in base alla classificazione secondo la classe di rating e la classe di scaduto del credito.

Rischi di mercato

I rischi di mercato cui è esposto il Gruppo SEA comprendono tutte le tipologie di rischio direttamente e indirettamente connesse all’andamento dei prezzi sui mercati di riferimento. Nel corso del 2017 i rischi di mercato cui è stato soggetto il Gruppo SEA sono:

  • Rischio tasso di interesse
    Il Gruppo SEA è esposto al rischio della variazione dei tassi di interesse in relazione alla necessità di finanziare le proprie attività operative e di impiegare la liquidità disponibile. Le variazioni dei tassi di interesse possono incidere positivamente o negativamente sul risultato economico del Gruppo SEA, modificando i costi e i rendimenti delle operazioni di finanziamento e investimento.
    Il Gruppo SEA gestisce tale rischio attraverso un opportuno bilanciamento fra l’esposizione a tasso fisso e quella a tasso variabile, con l’obiettivo di mitigare l’effetto economico della volatilità dei tassi di interesse di riferimento. L’esposizione a tasso variabile espone il Gruppo SEA a un rischio originato dalla volatilità dei tassi di interesse (rischio di cash flow). Relativamente a tale rischio, ai fini della relativa copertura, il Gruppo SEA fa ricorso a contratti derivati, che trasformano il tasso variabile in tasso fisso o limitano le fluttuazioni del tasso variabile in un range di tassi, permettendo in tal modo di ridurre il rischio originato dalla volatilità dei tassi. Si precisa che tali contratti derivati, sottoscritti esclusivamente ai fini di copertura della volatilità dei tassi di mercato, sono contabilmente rappresentati mediante la metodologia cash flow hedge.
    Al 31 dicembre 2017 l’indebitamento finanziario lordo del Gruppo SEA è costituito da finanziamenti a medio/lungo termine (quote a medio/lungo termine dei finanziamenti) e a breve termine (costituiti esclusivamente dalle quote di finanziamento a medio/lungo termine in scadenza nei successivi 12 mesi. Si segnala che in tale data il Gruppo SEA non faceva ricorso a indebitamento a breve termine).
  • Rischio tasso di cambio
    Il Gruppo SEA, ad eccezione del rischio cambio connesso al rischio commodity, è soggetto a un basso rischio di fluttuazione dei cambi delle valute perché, pur operando in un contesto internazionale, le transazioni sono condotte principalmente in euro. Pertanto, il Gruppo SEA non ritiene necessario attivare coperture specifiche a fronte di tale rischio in quanto gli importi in valuta diversa dall’euro sono modesti e i relativi incassi e pagamenti tendono a compensarsi reciprocamente.
  • Rischio prezzo delle commodity
    Il Gruppo SEA, limitatamente alla sola SEA Energia, è esposto alle variazioni dei prezzi, e dei relativi cambi impliciti, delle commodity energetiche trattate, ovvero gas e certificati ambientali connessi alla gestione operativa della società.
    Tali rischi dipendono dall’acquisto delle suddette commodity, che risentono, nel caso del gas, principalmente delle fluttuazioni dei prezzi sui mercati all’ingrosso.
    Nel Gruppo SEA, tali fluttuazioni vengono assorbite attraverso formule e indicizzazioni utilizzate nelle strutture di pricing adottate nei contratti di vendita.
    Si segnala che, nel corso del 2018, il Gruppo SEA non ha effettuato operazioni di copertura di tale rischio, pur non escludendo di poterne effettuare nei periodi futuri.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità per il Gruppo SEA può manifestarsi ove le risorse finanziarie disponibili non siano sufficienti a fronteggiare le obbligazioni finanziarie ecommerciali nei termini e nei tempi previsti.
La liquidità, i flussi di cassa e le necessità di finanziamento del Gruppo SEA sono gestiti attraverso politiche e processi il cui obiettivo è la minimizzazione del rischio di liquidità. In particolare il Gruppo SEA:

  • monitora e gestisce centralmente, sotto il controllo della Tesoreria di Gruppo, le risorse finanziare disponibili, al fine di garantire un’efficace ed efficiente gestione delle stesse, anche in termini prospettici;
  • mantiene disponibilità liquide adeguate in conti correnti di tesoreria;
  • ha ottenuto delle linee di credito committed (revolving e non), in grado di coprire l’impegno finanziario del Gruppo nei successivi 24 mesi derivante dal piano investimenti e dal rimborso dell’indebitamento finanziario contrattualmente previsto;
  • monitora le condizioni prospettiche di liquidità, in relazione al processo di pianificazione aziendale.

 

Rischi legali e di compliance

Il Gruppo svolge la propria attività in un settore regolamentato a livello nazionale, comunitario e internazionale.

La Convenzione prevede una serie di obblighi concernenti la gestione e lo sviluppo del sistema aeroportuale di Milano, nonché ipotesi di recesso anticipato in caso di gravi inadempimenti da parte di SEA e ipotesi di risoluzione in caso di ritardo per più di dodici mesi nel pagamento del corrispettivo dovuto da SEA o in caso di dichiarazione di fallimento di SEA.

La conformità di processi e procedure agli standard nazionali e internazionali consente di ritenere remoto il rischio di non compliance alle regole concessorie.

Rischio connesso alla decisione della Commissione Europea del 19 dicembre 2012 concernente gli asseriti Aiuti di Stato concessi a favore di SEA Handling

Con decisione del 19 dicembre 2012, la Commissione Europea ha stabilito che gli aumenti di capitale effettuati da SEA a favore della sua controllata SEA Handling negli anni 2002-2010, per un importo complessivo pari a circa 360 milioni di euro, costituiscano aiuti di Stato incompatibili con il mercato interno, e ha conseguentemente imposto allo Stato italiano l’obbligo di attivarsi per consentire la restituzione del presunto aiuto da parte della stessa SEA Handling.

Nei confronti della sopra richiamata decisione sono stati presentati tre autonomi ricorsi di annullamento dinanzi al Tribunale dell’Unione Europea, da parte dello Stato italiano, di SEA Handling e del Comune di Milano. A seguito della liquidazione di SEA Handling nonché in ragione delle modificate situazioni di fatto e diritto relative alla medesima società, il Tribunale della Unione Europea, su richiesta della Commissione Europea e della stessa SEA Handling, con ordinanza del 22 gennaio 2018, ha accertato che è venuta meno la materia del contendere relativamente al ricorso di SEA Handling, essendosi estinta la società ricorrente.

Per l’effetto, ha accertato che non vi fosse più luogo a statuire sul ricorso proposto dalla SEA Handling. Parallelamente, preso atto delle osservazioni formulate dal Governo Italiano in merito all’estinzione di SEA Handling, ha disposto la cancellazione della causa relativa al ricorso proposto dal Governo contro la decisione della Commissione. In ragione di quanto precede, l’unico ricorso rimasto in vita contro la decisione della Commissione è quello proposto dal Comune di Milano. L’udienza di discussione si è tenuta il 28 febbraio 2018.

Con sentenza del 13 dicembre 2018, il Tribunale dell’Unione Europea ha respinto il ricorso del Comune di Milano. Avverso tale decisione il Comune ha appellato alla Corte di Giustizia. In ogni caso l’esito di tale giudizio non potrà avere alcun impatto nei confronti di SEA.

Rischio connesso alla Procedura di Amministrazione Straordinaria di Alitalia SAI SpA, ai sensi dell’art. 2, comma 2, del Decreto-Legge n. 347/2003 Con decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 2 maggio 2017 è stata dichiarata l’apertura della procedura di amministrazione straordinaria di Alitalia SAI S.p.A., ai sensi dell’art. 2, comma 2, del Decreto-Legge n. 347/2003

Con decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 2 maggio 2017 è stata dichiarata l’apertura della procedura di amministrazione straordinaria di Alitalia SAI S.p.A., ai sensi dell’art. 2, comma 2, del Decreto-Legge n. 347/2003 (“Procedura Alitalia in Amministrazione Straordinaria 2017” o “Procedura Alitalia”).

Con domanda di insinuazione trasmessa ai Commissari in data 5 dicembre 2017 (cron. n. 06275) SEA ha chiesto di essere ammessa al passivo di Alitalia per l’importo complessivo di euro 41.050.979,58.

Successivamente all’insinuazione al passivo, SEA SpA ha ricevuto pagamenti da Alitalia in Amministrazione Straordinaria per un totale di 9.465.081,97 euro relativi ai crediti post 2 maggio in prededuzione (in origine pari a 9.622.397,82 euro). Alla data del 5 febbraio 2019, pertanto, il credito insinuato in prededuzione risulta pari a 157.315,85 euro, di cui 23.822,50 euro per addizionali diritti d’imbarco e 133.493,35 euro per fatture varie.

Con comunicazione via pec del 7 febbraio 2018, i Commissari hanno informato i creditori di avere richiesto al Tribunale di Civitavecchia di poter frazionare il progetto di stato passivo, iniziando con l’esame di parte dei lavoratori e prevedendo al contempo una serie di udienze nelle quali procedere alla verifica delle insinuazioni. Per tale ragione la domanda di SEA, rubricata al n. 06275, non è, ad oggi, stata ancora esaminata, né risulta fissata la data per tale verifica.

Si precisa inoltre che i crediti sorti successivamente alla data del 2 maggio 2017 e fino al 31 dicembre 2018 sono stati ad oggi interamente liquidati, fatto salvo l’importo di 528.666,15 euro, in relazione al quale è in corso di svolgimento una analisi tra le parti e l’importo di 9.568.235,00 euro per addizionali non pagate.

Allo stato attuale, tenuto conto delle incertezze connesse (i) al fatto che il Programma dei Commissari non è ancora stato approvato e non sono note le modalità di realizzazione dello stesso (ii) non è ancora stato dichiarato da parte dei Commissari il subentro nei contratti in corso con SEA con conseguente equiparazione dei Crediti Pregressi ai Crediti Correnti, si ritiene, allo stato e sulla base delle informazioni attualmente disponibili, di aver valutato gli attuali profili di incertezza e di rischio nel più ampio contesto della valutazione complessiva dei crediti commerciali, prevedendo di aggiornare le stime all’ottenimento di più compiute informazioni anche in attesa dei sopracitati eventi.

Le informazioni pubbliche circa il contesto economico e finanziario di Alitalia, tuttavia, non consentono di escludere che possano emergere perdite di entità anche rilevante in relazione ai crediti iscritti.

SEA ha appostato nel fondo svalutazione crediti, già al 31 dicembre 2017, un importo pari a 25.252 migliaia di euro (riferito al credito pregresso ante 2 maggio 2017), credito per il quale, al momento non sussiste alcuna garanzia sull’incasso.

Si precisa che i crediti insinuati includono anche le addizionali per diritti d’imbarco per un importo pari a 6.173 migliaia di euro per i quali SEA agisce in qualità di sostituto di imposta e che vedono iscritto un corrispondente debito nel passivo verso gli Enti (INPS, Ministero dell’Interno) per i quali il vettore risulta debitore. Per tali crediti non è stato previsto uno specifico fondo svalutazione.