Milano, 27 marzo 2013 - Non è stato individuato nessun impatto significativo sulle concentrazioni di microinquinanti direttamente o indirettamente connessi alle emissioni legate alle attività dell’aeroporto. Questo quanto emerge da un’indagine dell’ARPA, l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente, effettuata per conto dei Comuni del sedime aeroportuale.Il traffico veicolare stradale e la combustione della legna sono le principali cause dell’inquinamento del territorio circostante a Malpensa, così come avviene anche nelle altre parti della Regione Lombardia.ARPA ha effettuato un monitoraggio intensivo della qualità dell’aria con l’obiettivo di valutare la possibile presenza in atmosfera di sostanze potenzialmente pericolose per la salute. Si sono raccolti i dati di emissioni della provincia di Varese, dell’aeroporto di Malpensa e della rete autostradale della provincia di Varese.Non è emerso alcun comportamento attribuibile alle attività che si svolgono in aeroporto e alle emissioni che si mescolano a quelle tipiche presenti nell’area, pertanto non ci sono correlazioni tra inquinamento e traffico aereo.Nel periodo di rilevazione, ottobre 2011- agosto 2012, si sono effettuate 4 campagne intensive, una per stagione, parallelamente ai consueti monitoraggi istituzionali. In aggiunta a tali monitoraggi intensivi, sono state effettuate altre 4 campagne con laboratorio mobile nel periodo invernale ed estivo nei comuni di Arsago Seprio, Samarate, Golasecca e Vizzola Ticino.I livelli degli inquinanti atmosferici potenzialmente pericolosi (Hazardous Air Pollutants, HAPs), cioè le sostanze emesse dai velivoli secondo la Federal Aviation Administration (FAA), non sono superiori rispetto a quelli degli ambienti urbani, così come i livelli degli inquinanti convenzionali tra cui il PM10.
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